Il sestante

L'osservatore che fa una misurazione col sestante collima l'astro con il suo orizzonte visivo. Ma l'orizzonte visivo non coincide con l'orizzonte terrestre, che è il piano ortogonale allo zenith nel punto dell'osservatore. Quindi la misura che prendiamo va corretta in funzione della altezza dell'osservatore, questa correzione si chiama 'dip' e si trova nelle apposite tavole del NA.

Oltre al dip, bisogna apportare in genere un'altra correzioni alla lettura, quella relativa all'errore d'indice, se esiste.

Il sestante può avere degli errori di lettura, che sono:

I primi due sono eliminabili, talvolta il terzo no, quindi va accuratamente misurato e segnato, in quanto deve venir considerato nelle letture. In genere è costante per un sestante e non si modifica frequentemente, ma ogni tanto va controllato.

Le correzioni che non dipendono dal sestante sono:

-il dip, che abbiamo visto prima

e poi

-l'errore dovuto alla rifrazione dei raggi ottici

-la correzione per tener conto del semi-diametro dell'astro

-la parallasse

La correzione da apportare per le ultime tre voci è semplicemente ricavabile dalle apposite tabelle (Altitude Correction Tables) in funzione della altezza osservata, del periodo dell'anno e se si è misurato il lembo inferiore o quello superiore.



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Giulio Mazzolini 2008-10-19